Le due famiglie più potenti della Repubblica di Venezia erano i Da Camino a Ceneda e i Collalto a Treviso. Questi due casati erano divisi da un odio profondo e si combatterono per secoli. Determinati a raggiungere la pace, decisero di stringere un vincolo di parentela, così il Conte di Collalto prese in sposa Chiara, figlia dei Da Camino. Qui entra in gioco Bianca: ella era figlia di uno dei dipendenti dei Collalto. Tolberto, il conte, decise di metterla a capo della servitù femminile di Chiara. Ma questa pare avesse un carattere particolarmente geloso, tanto che Tolberto , quando si trovò davanti l’obbligo di partire per una guerra, pare che non fosse molto dispiaciuto.
Il giorno della partenza, il conte entrò armato nella stanza di Chiara ove era presente pure Bianca. Uscendo, la contessa vide attraverso uno specchio che il marito salutava la serva e che ella aveva le lacrime agli occhi. Quando il conte fu lontano la contessa decise di far imprigionare Bianca e successivamente di farla murare viva in una torre del castello nonostante ella avesse giurato di non aver avuto alcun rapporto amoroso con il conte. Scoperto il gesto compiuto da Chiara, Tolberto decise di cacciarla dal castello.
Da allora, secondo la tradizione, il fantasma di Bianca appare alla famiglia Collalto quando sono vicine gioie o catastrofi: dalle testimonianze, Bianca apparirebbe con una veste candida e, nel caso di sventure, con un velo nero a coprire il volto.