Barba Zucòn

C’era una volta una donna che abitava in una casetta insieme alla sua bambina. Poco lontano in una brutta casa abitava il Barba Zucòn.

Quando arrivò carnevale, la donna voleva fare delle frittelle ma aveva bisogno della padella che solo lui aveva così, nonostante questa avesse paura, mandò la figlia a chiedere in prendere in prestito la pentola promettendo in cambio una cesta di frittelle. Così il Barba Zucòn accettò e quando fu il momento di portare indietro le frittelle la bambina durante il viaggio iniziò a mangiarle tutte, una ad una. Però quando si accorse di averle mangiate tutte iniziò a disperarsi perché il Barba zucòn l’avrebbe mangiata in un sol boccone. Passando vicino a un fiume vide che un asino aveva appena fatto le cacchette che sembravano delle frittelle e così la bambina le mise nel cesto. Arrivata dal Barba zucòn gli restituì la padella e le frittelle però quando lui le mise in bocca si accorse dello scherzo e urlò: <<Sta note vegnarò a casa toa e te magnerò in un sol boccon! >>. La bambina tornò a casa e raccontò tutto alla mamma che ebbe subito un’idea: mettere una bambola riempita di aghi nel letto al posto della sua bambina. A mezzanotte il Barba Zucòn arrivò dicendo:

<< Son qua sul primo scalin! >>

<<Cara fia,>> disse la mamma <<fichete sote>>

<<Son qua sul ultimo scalin>>

<<cara fia, fichete sote>>

<<Son qua da bas del let. Son el Barba Zucon e te magne in un sol bocon!>>

così mangiò la bambola e cominciò subito ad urlare e invece di uscire dalla porta si buttò dalla finestra e si spaccò la testa.